Se le parole sono capaci di far compiere delle azioni ancor più oggi devono tendere una mano per non lasciare le persone da sole, siano esse consumatori finali o persone che lavorano in azienda.
Comunicare l’azienda: contenuti e tempi, senza affanno
Dentro le righe di questo post c’è la mia esperienza di quest’ultimo mese di lavoro, con un cliente con cui ho già lavorato negli anni scorsi.
Continuare a lavorare con clienti già acquisiti, ma su nuovi argomenti, è un’enorme soddisfazione.
Funziona per loro, visto che mi richiamano, funziona per me, che mi sento di appartenere alla loro azienda.
Comunicare quello che non si vede
Comunicare l’azienda: diversi messaggi, diversi pubblici. Un unico scopo, quello di trasmettere identità e valore. Niente parole vuote, molta quotidianità e persone al lavoro.
Quanto è importante un buon inizio?
Un buon inizio non viene da sé, va cercato. È frutto di passeggiate in diversi mondi, di confronti, di scelte. Un buon inizio imprime la direzione, la costanza aiuta a restare in pista fino alla fine della corsa.
Chi vuol essere ricco sia
Novembre per me è ricchezza, complici i colori dorati dell’autunno, in tutte le loro sfumature.
Nel viaggio che ho immaginato a inizio anno la prosperità arriva quasi alla fine, perché è il raccolto del cammino fatto.
Quando limitarsi e quando superare i limiti?
Sono riuscita a mantenere l’impegno di indagare un tema al mese, con un post e una conversazione, che ogni ospite ha reso ricca e interessante.
A luglio, si parla di limiti, quelli da osservare e quelli da infrangere.
Contaminare le idee, accostando forme diverse
Il tema di maggio è la contaminazione, quella di idee, professioni, processi.
L’unione di forme diverse crea la contaminazione nel processo creativo, quello in cui si guarda dall’alto, si respira l’insieme e si incomincia a immaginare lo sviluppo.
Dove bisogna mettere la differenza in quello che facciamo?
Il tema della differenza è molto ampio, va dal personale al professionale e ritorno. Ho deciso di focalizzarmi sulle fasi di lavoro, perché è nella pratica che vedo ancorata la ricerca di identità per fare la differenza. Ne parlo nella pratica dal macro al micro.
Identità professionali, evidenti e coerenti
La chiarezza, tema di gennaio, passa il testimone all’identità, tema di febbraio.
L’identità è figlia della chiarezza. Si arriva a definirla, dopo aver tolto ciò che non serve e chiarito chi si vuole essere. Un’identità non si costruisce con la fretta, è frutto di profonda consapevolezza.