Scrivere un progetto per rendere concreta la tua idea di business
Come si scrive un business plan
La parola progetto per me è meravigliosa, racchiude in sé il futuro, la proiezione verso qualcosa che verrà e che se tutto va bene avrò creato con la mia energia, la mia costanza.
Dentro un progetto ci sono analisi, descrizioni appassionate, ipotesi e quando è possibile anche delle prove di fattibilità da cui trarre informazioni preziose.
A molti invece la parola progetto fa paura, peggio è vissuta come un vincolo qualcosa che ingabbia l’idea.
Niente di più falso. Un progetto non è una gabbia ma un sostegno alle idee, è radici e chioma dello stesso albero, nessuna buona idea resta tale se non la si analizza e proietta nel futuro.
Ho creato questa risorsa gratuita per te, per trasmetterti la passione per i progetti. Leggi fino in fondo e mi saprai dire se ci sono riuscita.
Perché scrivere un progetto?
Scrivere un progetto serve per rendere chiara e concreta, prima di tutto a noi stessi, un’idea di business.
Sia che si tratti di un cambiamento per un’attività esistente sia che si tratti di costruirne una nuova, è necessario raccogliere i dati di partenza e immaginare quelli di arrivo.
Diamo struttura alle idee attraverso un progetto e trasformiamole in un business solido.
Come si procede per scrivere un progetto?
Grandi alleate nella scrittura di un progetto (e non solo) sono le domande, dalle più generiche alle più mirate. Una sorta di setaccio che man mano toglie ciò che non serve per arrivare a separare i dati da cui partire.
E per rispondere alle domande bisogna fare molte ricerche, principalmente online, perché qui si trovano già molte risposte, ma non solo, usando diversi strumenti quali:

questionari

interviste e focus group

visite a realtà che possono essere interessanti per verificare o ispirare la nostra idea.
Una volta raccolti i dati, bisogna analizzarli, altrimenti è inutile averli cercati.
Dopodiché si inizia la scrittura, tenendo sempre a mente che dobbiamo dimostrare che il nostro progetto è utile rispetto alle esigenze del mercato. In sostanza, convincere non solo con i numeri, ma anche con le parole che la nostra idea di business è valida e sostenibile.
Le sezioni di un progetto
La scrittura è fatta di strati, si incomincia da una prima traccia per poi raffinarla man mano che il quadro diventa più chiaro.
Per fissare la prima traccia è utile sapere che un progetto completo si compone di quattro sezioni:
Presentazione
Serve per inquadrare subito e con buona sintesi quello che svilupperemo nel cuore del documento. Deve far capire in modo seducente chi siamo, che idea abbiamo avuto e a quale bisogno questa idea risponde. Più l’incipit è accattivante (e concreto) più teniamo incollata l’attenzione di chi ci legge.
Quattro punti a cui fare riferimento per scrivere la presentazione:

profilo dell’imprenditore

spiegazione del progetto

bisogni del cliente

vantaggi offerti
Analisi di mercato
Qui si entra nel vivo del perché il progetto è valido e sulla base delle nostre ricerche, quale potenzialità può avere.
Ecco cosa deve essere sviscerato a fondo:




L’impresa
Questa sezione dà il contorno preciso alla nostra idea di impresa, dimostrando che abbiamo pensato a tutti gli aspetti necessari per farla funzionare.
Qui devono essere ben descritti:



risorse tecnologiche e strumentali, organizzazione
Analisi finanziaria
La quarta sezione è quella relativa alla sostenibilità economica, senza la quale il progetto rischia di non stare in piedi. Qui si trovano tutti i numeri:

ricavi, costi fissi e variabili

investimenti e risorse finanziarie, equilibrio economico

Cosa non perdere mai di vista?
Il secondo strato che va aggiunto alla stesura del nostro progetto è lo scavo dei singoli punti e per farlo è necessario non perdere mai di vista gli aspetti fondamentali che guidano tutto il progetto:

definire un obiettivo chiaro, senza questo si rischia di allargare troppo e perdere il focus

stabilire il modello di business, basilare per rendere concreta e attuabile l’idea

individuare il target specifico, non ci si può rivolgere a tutti, più si segmentano le tipologie di interlocutori (preferisco questa parola a “pubblico”, che trovo generica) più si offre qualcosa di peculiare per loro.

cercare partner strategici, per amplificare la portata della nostra idea

costruire la squadra di lavoro, perché non si può fare tutto da sé, non si hanno né le forze, né le competenze, né il tempo per essere efficaci su tutti i fronti.
Per poter completare i punti che abbiamo visto fin qui è necessario fare un’analisi approfondita del target (gli interlocutori, perché sono persone prima che clienti, con cui dialogheremo lungo il corso della nostra avventura imprenditoriale) e delle risorse che ci servono.
Anche qui ci facciamo aiutare da dei punti chiave per cercare le informazioni e aggregarle:
Chi è il mio cliente?
profilo anagrafico (età, lavoro, dove vive) ambiente culturale
abitudini di consumo
profilo emotivo (paure, sicurezze, richieste)
Quali sono le risorse che mi servono?
fisiche
intellettuali, umane, finanziarie
Se non prevediamo fin dall’inizio di cosa abbiamo bisogno per dare vita e mantenere attiva la nostra attività durante un arco di tempo che va oltre l’immediato, rischiamo di dover fare degli atterraggi di emergenza perché ci manca i carburante, già poco dopo il decollo.
Curare la scrittura per rafforzare l’idea
Fin qui abbiamo visto come popolare di contenuto il nostro progetto, che però prenderà davvero vita solo quando lo affideremo a parole curate per descriverlo.
Non servono arzigogoli, al contrario serve semplicità per rafforzare la fondatezza e efficacia di ciò che stiamo proponendo.
Ecco quindi come procedere:

usare parole concrete e chiare

evitare parole generiche, astratte, vuote, costruire frasi sintetiche

usare la punteggiatura per dare ritmo

togliere le parole inutili e stare alla larga dalle frasi fatte
Tono di voce
Insieme alle parole dobbiamo scegliere anche il tono di voce più adatto al nostro progetto e soprattutto coerente con la nostra personalità. Il tono di voce deve:

esprimere autorevolezza

creare empatia

suscitare curiosità

mantenere coerenza narrativa
Scegliere un linguaggio inclusivo
La scelta di un linguaggio inclusivo denota attenzione al cambiamento culturale che è in atto da qualche tempo. Scegliere di non usare il “maschile sovra esteso” nella scrittura del nostro progetto, può essere un ottimo punto di forza, soprattutto verso gli interlocutori sensibili all’argomento, con i quali vogliamo dialogare.
Alcuni accorgimenti utili:



Chiarezza grafica
La chiarezza delle nostre idee e parole si deve rispecchiare nella chiarezza grafica con cui organizziamo e presentiamo i testi. Ecco come è utile presentare un progetto:

ordinare il testo in paragrafi, prevedere titoli e sottotitoli

mettere spazio, con gli a capo, fra una frase e l’altra usare differenti stili per guidare chi ci legge

scrivere una conclusione che porti il lettore a fissare il concetto nella sua mente, alla fine dei capoversi più significativi.
E per finire…
Le buone idee funzionano anche perché le facciamo circolare, ne parliamo spesso, condividiamo con gli altri. Per questo è fondamentale tenere sempre pronto un riassunto vincente (testi, slide, mappe) che ci permetta in qualsiasi occasione di saper dire con totale fermezza:




Ah non è ancora finita, due parole sugli allegati
Come ogni oggetto prezioso, il nostro progetto deve essere impacchettato perfettamente. Prima di chiuderlo è utile aggiungere anche gli allegati che completano la confezione della nostra idea:




Non tutti i progetti necessitano di un dettaglio così elevato degli argomenti, quello che non cambia è però la struttura che se capita, aggiungerei amata, può essere applicata a qualsiasi forma di analisi e scrittura di un’idea.
A questo link puoi scaricare il riassunto di questo percorso, puoi tenerlo a portata di mano per la scrittura del tuo prossimo progetto.
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Se quello che mi chiedi è già a fuoco, fissiamo una call di approfondimento per poterti poi mandare un preventivo personalizzato.
Se invece ho bisogno di maggiori dettagli e di qualche chiarimento te lo indico via mail. Una volta che abbiamo capito cosa possiamo fare insieme, procediamo.